martedì 15 maggio 2012

Intervista a Lamè - Cantante di "You've got the night"

1 – Lamé, ci hai messo in curiosità con questo singolo “You’ve got the night”. Raccontaci chi è Lamè.

Lamè nei primi anni ’80, era come tanti altri suoi coetanei ventenni romani, innamorato della musica, tanto da fare il DJ per una radio locale della capitale, dove si dedicava per molte ore al giorno. Poi crescendo ha fatto tante altre cose, realizzando il sogno di diventare giornalista e esperto di comunicazione. Ma la pssione per la musica non si è mai sopita.

2 – Il brano è molto bello. Come è nata questa idea?

Ti ringrazio. Oltre a fare il DJ suonavo da autodidatta, ma avevo nella testa alcune idee di brani dance, ma con una componente romantica che apparteneva alla mia indole. Così un giorno, andai da un mio amico arrangiatore e gli raccontai a voce una canzone che avevo pensato. E nacque “You’ve got the night”. Era il 1985. Lo pubblicammo. Le 3000 copie che realizzammo, andarono vendute in una settimana. Poi però il produttore non ne volle più sapere di produrlo, perché impegnato in altre cose e io non avevo i soldi per ristamparlo. Allora non esisteva Internet, né gli MP, quindi o vinile o niente.

3 – Un personaggio al quale ti ispiri?

Musicalmente parlando non ho un’ispirazione precisa. Se devo pensare ai protagonisti di quegli anni mi viene in mente Howard Jones, ma al tempo ero folle per i Tears for Fears. Ma il gruppo che amo totalmente sono i Toto, di cui ho praticamente tutti i CD, bootleg compresi.

4 – Se non lavoravi in nello show business, cosa avresti fatto nella vita?

Non lo so, anche se per carattere credo che avrei potuto fare tutt’altro e sentirmi felice lo stesso. Sempre però con una punta di malinconia…

5 – Che nei pensi dell’era digitale?

Ha cambiato e sta cambiando il mondo, la nostra vita, il nostro modo di rapportarsi ad essa. Tutto è più veloce, immediato, in una frazione di secondo comunichi addirittura all’intero mondo. E’ una sensazione che, se mi fermo a pensarci, dà le vertigini. Ad esempio nel mio caso, se non ci fosse stato il digitale, dato che oggi mi occupo di tutt’altro, non avrei certo avuto la possibilità di realizzare una nuova versione di “you’ve got the night”. E non è detto che, se dovesse andar bene, non tiri fuori qualche altro brano dai miei cassetti.

6 – Se tu fossi nato in un altro momento storico, quale sceglieresti?

Ti sembrerà strano, ma al tempo dell’antica Roma. Ho sempre ammirato la capacità dei Romani di creare, conquistare e al tempo stesso di civilizzare territori e popolazioni di tutto il mondo allora conosciuto.

Grazie a Lamé, con un grande in bocca al lupo per tutto ciò che desidera.

Grazie a te per la squisita ospitalità!

Barbara Braghin

MOJITO PARTY - Soho Cafe' Roma

Mojito e tanta musica per dare il benvenuto alla bella stagione. Il Soho Café – l’elegante locale ispirato al quartiere Soho di Manhattan – ha festeggia la sua apertura all’interno del modernissimo club sportivo e dedicato al wellness Heaven 4 sito in Piazza Marconi 6 a Roma.

Con l’evento intitolato “Mojito Party” è stato inaugurato il raffinato locale total white con la partecipazione di grandi ospiti e ottima musica live grazie alla partecipazione dei dj special guest Andrea Torre di Radio Globo e Sander Costanzi, del percussionista Fabrizio Tartaglia e di Marco Magrini.

Traffico in tilt e oltre i mille invitati che hanno potuto gustare ottimi mojito e visitare la struttura affacciata sulla piazza più famosa del quartiere Eur. Un nuovo tempio della salute, del benessere e alla buona cucina nella centralissima sede degli storici archivi di Stato di fronte all’obelisco simbolo del quartiere Eur.

“Abbiamo pensato ad un ambiente dal design minimale unito all'architettura monumentale tipica di questa zona della Capitale” hanno spiegato i titolari Carla Palombi, Giuseppe D'Agnano, Fabio e GianlucaDe Vincenzo e Claudio Merola.

Fiumi di moijto e vino per tutti gli ospiti e un ricco menù ideato dai titolari del locale: pasta fredda allo zafferano, pendette alla Amatriciana, insalate di riso, lasagna al ragù bianco e rosmarino, come cous,, torte salate di agretti e crudo di Parma, strudel di verdure, straccetti di pollo al curry e mela Smith, straccetti di manzo con funghi champignon, vitello tonné, fritti vegetali e torta finale in glassa di zucchero.
Avvistati nell’area vip del locale dall’arredamento candido di Egon Von Furstenberg, con preziosi dettagli argento: Enrico Mutti, Carmen Di Pietro, Lilian Ramos, la simpatica Elda Alvigini del serial tv I Cesaroni, l'autore televisivo e scrittore Nino Spirlì, il fotografo Riccardo Ghilardi e il press agent Emilio Sturla Furnò.

“Il Soho Cafe” – affermano i titolari“è una suggestiva cornice per gustare, non solo un ottimo caffè, ma lunch e dinner ideati dall’executive chef. La nostra filosofia culinaria è estrosa e, al contempo, concreta; esalta i sapori della cucina tradizionale con un tocco di modernità”.

Nel corso della serata Michele Spanò –titolare del salone di bellezza collocato all'interno dell’Heaven 4 – ha presentato originali acconciature ispirate allo stile afro-cubano e al Mojito, in cui hanno dominato i colori verde, giallo e ghiaccio, utilizzando esclusivamente prodotti naturali e curativi. L’originalità e la creatività di Michele Spanò, artefice e guida di questo elegante atelier di Roma, trasformano spazi generalmente comuni e anonimi in luoghi dove l’innovazione si fonde inscindibilmente con l’armonia e con il comfort.

BARBARA BRAGHIN


mercoledì 9 maggio 2012

Marina Ripa di Meana ha presentato il suo libro "Virginia Agnelli Madre e Farfalla"


Marina Ripa di Meana ha presentato a Roma Eur, presso il locale Heaven 4, il suo libro "Virginia Agnelli, Madre e Farfalla".

Barbara Braghin

lunedì 7 maggio 2012

SÀMARA al Teatro Valle

Il Gigante Produzioni

Presenta

SÀMARA al Teatro Valle

Mercoledì 9 maggio alle 21.00 proiezione del film, e a seguire incontro con il regista Massimo D’orzi, gli interpreti Filippo Trojano e Federica Pulvirenti, la montatrice Paola Traverso e l’autrice delle musiche Stefania Tallini

«Avvolto in un’atmosfera sognante e fiabesca, disseminato di tracce del cinema di Olmi e Fellini, delle sperimentazioni formali dei film dei primi anni ’70 di Bertolucci e dei fratelli Taviani» (CineClandestino.it)

«Sàmara rappresenta una sfida verso un cinema contemporaneo al quale D’orzi ha il coraggio di dire: “Io vado da un’altra parte”». (Il Piccolo)

«Un viaggio nel tempo, un tempo interiore [...] puntando in particolar modo sulla prova del cast internazionale fatto di italiani, russi, africani e iraniani» (filmup.com)

Dopo un incredibile tour nelle principali città italiane (tra cui Ravenna, Trieste, Capalbio, Narni, Torino), tornamercoledì 9 maggio a Roma il film di Massimo D’orzi, nell’importante contesto del Teatro Valle Occupato.

SÀMARA, prodotto da Il Gigante Cinema, è interpretato da Filippo Trojano, Federica Pulvirenti, Denis Bejzaku, e vede la partecipazione straordinaria di Marco Baliani.

Il film racconta di Luis, di professione saltimbanco, che decide di attraversare il bosco per arrivare fino a Sàmara, la città di tutte le realizzazioni. Lungo il suo cammino egli si imbatte in Rosita - una bella danzatrice di cui si innamora, ricambiato - e Morito, un giovanissimo artista di strada libero e spensierato. Nel bosco i tre paiono aver raggiunto un’ incantevole armonia, ma le seduzioni esercitate da Sàmara sembrano essere più forti della felicità appena trovata…

SÀMARA è l’esordio nel lungometraggio di finzione del regista Massimo D’orzi, già apprezzato autore di documentari quali OMBRE DI LUCE, sul movimento studentesco dell’Onda, ADISA O LA STORIA DEI MILLE ANNI eRIBELLI!, entrambi apparsi sugli schermi per accompagnare l’uscita nelle librerie italiane del cofanetto Libro + DVD.

In programmazione mercoledì 9 maggio alle ore 21.00 al Teatro Valle

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SÀMARA

Regia, soggetto e sceneggiatura Massimo D'orzi | Direttore della fotografia Manuel Ribaudo | Montaggio Paola Traverso | Musiche Stefania Tallini | Suono in presa diretta Giovanni Paris | Registrazione musiche originali e mixageCSC - Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma | Prodotto da Il Gigante Cinema | Durata 110’ | Formato DVD, colore | Media Partner Radio Città Futura

BARBARA BRAGHIN


sabato 5 maggio 2012

Lame' is back...

“You’ve got the night” 2012 version

Nel 1984 venne pubblicato il mix dal titolo “You’ve got the night” scritto e interpretato da un giovane deejay italiano, che scelse il nome d’arte di Lamé. Il brano ebbe allora un discreto successo, soprattutto negli Stati Uniti, tanto da essere successivamente inserito anche su Wikipedia tra le produzioni dance italiane di quel periodo.

A distanza di oltre 25 anni, Lamé, reinterpreta e ripropone il suo brano dopo averne realizzato, in collaborazione con l’arrangiatore Federico Ermolli, una versione remix, caratterizzata da un sound attuale, con incursioni nella techno e nel chillout, pur mantenendone in massima parte la linea melodica originale, ma aggiungendo nella nuova traccia anche alcune campionature di suoni dell’epoca.

Il brano “You’ve got the night”, di cui al momento è stata realizzata la versione in formato MP3 è stato quindi inserito nei principali cataloghi di vendita online di tutto il mondo, fra i quali: ITunes, CDBaby, Amazon e tanti altri ancora. Per ulteriori informazioni è possibile visitare il sito di Lamé all’indirizzo: www.lameisback.com.

BARBARA BRAGHIN



Fabio Armiliato un Grande Tenore

Fabio Armiliato è un grande tenore italiano. Attualmente lo vediamo nelle sale cinematografiche con il film di Woody Allen "To Rome With Love" e impegnato nella Nazionale Italiana Cantanti.

BARBARA BRAGHIN


Marina Ripa di Meana presenta VIRGINA AGNELLI Madre e Farfalla


Primo appuntamento dedicato all’incontro con l’autore al Soho Café – l’elegante locale ispirato al quartiere Soho di Manhattan – situato all’interno del modernissimo club sportivo e dedicato al wellness Heaven 4 in Piazza Marconi 6 a Roma.

Martedì 8 Maggio 2012 – alle ore 17.00Marina Ripa di Meana presenta il libro “Virgina Agnelli – Madre e Farfalla scritto assieme a Gabriella Mecucci edito da Minerva.

Bellissima, trasgressiva, intelligente, coraggiosa, figlia di un principe della nobiltà nera e della travolgente e sardonica americana Princess Jane: Virginia Bourbon Del Monte Agnelli, madre di Gianni, Susanna e di altri 5 figli, ha avuto una vita drammatica e “scandalosa”.

La sua biografia è stata tenacemente occultata dalla famiglia che ha cancellato la sua straordinaria personalità. Questo libro non racconta né le vicende della Fiat, né gli scontri per ragioni di eredità, vuole restituire invece alla storia la figura di una donna affascinante e decisiva nella formazione di re Gianni e della famiglia reale Agnelli. Nella costruzione, insomma, dell’Agnelli style. Tanto è vero che l’avvocato teneva in camera da letto una sola fotografia: la sua. Virginia perse il marito Edoardo, morto per un incidente aereo, a 35 anni. Pochi mesi dopo la sua scomparsa s’innamorò di Curzio Malaparte, tanto da volerlo sposare. Lo aveva conosciuto a Forte dei Marmi, dove passava molti mesi dell’anno nella sua splendida villa sul mare. Il suocero, il fondatore della dinastia, il senatore Giovanni Agnelli non glielo perdonò. Prima fece saltare le nozze, poi chiese al capo dell’Ovra Arturo Bocchini di seguirla passo passo, e di fornirgli tutte le notizie sulla vita della nuora. La polizia fascista per mesi e mesi la pedinò e compilò su di lei dettagliati rapporti. Servirono al senatore Agnelli per citare Virginia presso il tribunale per i minori di Torino, che in tempi rapidissimi emise una sentenza che le toglieva la patria potestà e l’affidava al suocero. L’ordinanza la bollava come pubblica peccatrice e consentiva una sorta di “sequestro” dei 7 figli, che le vennero strappati dalla polizia mentre in treno si recavano con lei a Roma.

Al termine della presentazione, per gli ospiti alla presentazione è prevista anche una visita al nuovo tempio della salute, del benessere e alla buona cucina nella centralissima sede degli storici archivi di Stato di fronte all’obelisco simbolo del quartiere Eur. “Abbiamo pensato ad un ambiente dal design minimale unito all'architettura monumentale tipica di questa zona della Capitale” – spiegano Carla Palombi, Giuseppe D'Agnano, Fabio e Gianluca De Vincenzo e Claudio Merola - “L'arredamento candido di Egon Von Furstenberg, con preziosi dettagli argento, è una suggestiva cornice per gustare, non solo un ottimo caffè, ma lunch e dinner ideati dall’executive chef. La nostra filosofia culinaria è estrosa e, al contempo, concreta; esalta i sapori della cucina tradizionale con un tocco di modernità. E puntiamo anche su incontri dedicati alla cultura e all’arte per offrire al cliente uno spazio sensoriale a tutto tondo”.

Barbara Braghin