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mercoledì 19 giugno 2013

Associazione Veneti a Roma: delizie e brindisi per l'estate


Il Presidente Claudio Modena e il Prof. Lino Turatti


L'attrice Renata Zamengo e la blogger Barbara Braghin


L'On. Marco Marcoli, il Presidente Claudio Modena, il Dott. Daniele Franco

Giovedì scorso, presso la sede dell’Associazione dei Veneti a Roma, si è svolta la cena di “Benvenuta Estate”. Gli ospiti, tutti veneti, su invito del Presidente Claudio Modena, hanno passato una bella serata iniziata con la Benedizione del Gonfalone della Regione Veneto, di Monsignor Emilio Silvestrini, di Basalghelle di Mansuè, Treviso, canonico della Basilica Papale Santa Maria Maggiore di Roma. La serata, ricca di risate e contenuti, era presenziata da un centinaio di persone, tra le quali l’On, Marco Marcolin, deputato della Lega Nord e Sindaco di Cornuda; l’imprenditore trevigiano Christian Daniele; il ragioniere generale dello Stato Daniele Franco con la moglie Laura; la scultrice Emanuela Minutolo; la Presidente dell’Associazione Italia Brasile Clelia Zuliani; il commercialista prof. Lino Turatti consulente tecnico del Tribunale di Roma che ci ha letto tre poesie da lui scritte; l’attrice di Venezia Renata Zamengo che ci ha proposto degli spezzoni teatrali in dialetto veneto; la blogger Barbara Braghin; il Presidente dell’Associazione Veneti del Lazio Alberto Panzarini e tanti altri personaggi illustri. In ricordo di questa bella serata, il Presidente Modena, ha omaggiato qualche ospite del diploma dell’Associazione dei Veneti a Roma.

Barbara Braghin 

www.barbarabraghin.com
barbarabraghin@live.it

sabato 2 giugno 2012

CELEBRAZIONE 25 ANNI VENETI NEL LAZIO



Sabato 19 maggio, presso il Teatro Comunale G. D’Annunzio, c’è stata la manifestazione di Celebrazione del 25° anno di fondazione dell’Associazione Veneti nel Lazio “Gruppo dell’Agro Pontino” .

Il Presidente dell’Associazione, Alberto Panzarini, ha ricevuto con molto piacere, il Sindaco di Rovigo Dott. Bruno Piva e l’Assessore Ezio Conchi, il Presidente della Provincia di Rovigo Tiziana Michela Virgili e l’Assessore Laura Negri e per la Regione Veneto l’Assessore all’identità Veneta Dott. Daniele Stival, ed una delegazione dell’Associazione dei Veneti in Roma guidata dal Presidente Dott. Claudio Modena, oltre alle autorità pontine, Gianluca Di Cocco, Assessore al Turismo del Comune di Latina; Fabio Bianchi, Assessore alla Cultura della Provincia di Latina; Italo Di Cocco componente Giunta Camerale CCIAA di Latina; anche

Nell’occasione sono stati ricordati alcuni soci fondatori che sono nel contempo scomparsi , come il maestro Antonio Bedendo da Lendinara (Ro), l’Avv. Giuseppe Veronese, Andolfo Pubblio e Giuseppe Biondo conosciuto per sua attività professionale ed associativa che molto ha fatto per la nascita dell’Associazione. Giusto anche rendere il giusto omaggio agli attuali componenti del Consiglio Direttivo : Andreatta Ambrogio, Alpestri Mauro, Baretta Tonino, Bencich Luciano, Cappuccini Geremia, Dal Din Angelo, De Coppi Lorenzo Dal Col Corrado, Forzan Romeo, Gasbarrone Virgilio, Grisanti Giancarlo, Mogno Maurizio, Mion Adriano, Muraro Mario, Negri Angela, Panzarini Velino, Persi Carolina, Pittia Italo, Piva Massimo, Stefani Antonella, Santoro Caterina, Zonta Luigi, Zorzetto Giuseppe, Wiederhofer Luciano e Panzarini Alberto.

E’ stata consegnata ai relatori, la medaglia di celebrazione ideata dal Conte Luciano Matteo Wiederhofer e coniata per l’occasione, invece, il Presidente dei Veneti del Lazio, Alberto Panzarini, ha ricevuto il vessillo del veneto.

Al termine della cerimonia ufficiale c’era una degustazione di prodotti tipici veneti e quindi una commedia in dialetto veneto dal titolo “El Scontrin dea Fortuna” messa in scena dalla compagnia teatrale “Le Tradizioni” di Giavera del Montello (TV) .

Il connubio indissolubile tra Veneto ed Agro Pontino è frutto di quel capitolo di storia Italiana scritto da migliaia di cittadini che provenienti dalle province di Treviso, Verona, Padova, Rovigo, Vicenza, Venezia e Belluno, emigrarono dal 1927 al 1941 nelle paludi pontine, impegnati come operai nelle opere di bonifica e quali coloni e mezzadri nei poderi dell’Opera Nazionale Combattenti . Non si trattava certamente di una avventura agevole, li aspettava un lavoro duro, sacrifici immensi, la battaglia con la Malaria, e quando sembrava di aver raggiunto un primo traguardo, arrivò “La Guerra”, e solo dopo con rinnovato impegno e lavoro si giunse al riscatto dei poderi, dove ogni famiglia di coloni acquistò la propria terra e casa.

Lo stemma, dell’Associazione Veneti nel Lazio, è uno scudo diviso in due da una bara diagonale nero-azzurra (colori di Latina), con, da un lato la torre comunale che si erge dalla palude e la scritta “Olim palus – una volta palude”, e, dall’altro, il Leone di Venezia, in posizione rovesciata e con la coda bassa, come simbolo del “Veneto emigrante.

BARBARA BRAGHIN