giovedì 6 marzo 2014

Riccardo Zanellato un cantante lirico molto richiesto


INTERVISTA A 
RICCARDO ZANELLATO

1 – Riccardo Zanellato, un cantante lirico polesano. Quando ti è venuta questa passione? Per salvezza! Frequentavo il conservatorio ma odiavo la lirica. Durante il servizio militare mi mandarono in Tarvisio come “fuciliere assaltatore”. Per me, che sono un musicista, fu una cosa molto “strana”. Per cui, presi informazioni per entrare nel Coro degli Alpini della Julia di Udine e, durante un congedo, feci un’audizione. Mi scambiarono pe un cantante e mi dissero che dovevo assolutamente studiare canto. Io risposi “Non se ne parla!”. La loro insistenza, maturava in me l’entusiasmo a tal punto che promisi al Tenente Colonnello che mi sarei preparato per un’audizione, con un suo amico che cantava al Teatro alla Scala di Milano. Questa fu la scintilla che mi portò alla scelta di diventare un cantante lirico. Poi studiano, aumentò anche la mia passione.

2 – Nel 1996 hai vinto il Premio Operlia. Che ricordo hai di quel momento? Nel 1996 ho vinto il Concorso a Spoleto e nel 1997 sono stato finalista al Concorso Operlia. Ma il giorno della finale in Giappone mi ammalai. E andai in scena con il 40% del mi potenziale.

3 – Hai un vasto repertorio: da Rigoletto a Otello, dal Nabucco al Simon di Boccanegra. Come ti senti quando canti queste meravigliose opere? Principalmente le opere che canta sono del Repertorio Verdiano. Però mi sento un “Basso cantabile italiano”. Cioè un tipo di canto che riguarda ciò che è cantabile con ampio respiro, fraseggio. Ed è una cantabilità tipica del canto italiano che appartiene solo a noi, ed è riconosciuta in tutto il mondo. L’Italia è riconosciuta nel mondo per tra cose fondamentali: Lirica; Cibo; Cultura.

 4 – Da poco hai fatto un bellissimo spettacolo: Nabucco Zaccaria al Teatro del Maggio Musicale Fiorentino. Raccontaci di questa esperienza. Era un debutto a questo Teatro, non ci avevo mai cantato. Avevo così un’emozione particolare. Ma ogni volta che apro bocca l’emozione accresce. E’ un Teatro molto bello, ma credo che questa sia stata l’ultima opera realizzata in questa location. Infatti a Firenze, stanno aprendo una nuova struttura. Ma per me è stata un’emozione importantissima come debutto e il ruolo di Zaccaria è molto impegnativa.

5 – Sei appena tornato da Chicago dove hai cantato la Messa N.S. di Schubert con il Direttore d’Orchestra Riccardo Muti. Come ti sei trovato? Lavorare con Muti è sempre una grande emozione, ma soprattutto una prova importante, perché lui è uno dei Maestri più importanti. Il confrontarmi, è uno stimolo per la mia crescita artistica. Questa era a ottava volta che ero diretto da lui. A Chicago eravamo quatto solisti, l’Orchestra Sinfonica di Chicago e il coro. Avevamo tutti ‘adrenalina a mille! Lavorare con lui è bellissimo. Se lo spettacolo finale è stato strepitoso, durante le prove, e quindi nell’interazione tra di noi, i momenti sono stati indimenticabili, perché era proprio lì che si prendevano le decisioni di scena.

6 – Se non facevi il cantante lirico di professione, cosa avresti fatto? Probabilmente avrei insegnato chitarra. Mio padre è un bidello, mia madre una casalinga. Vengo da umili origini. Ho avuto una famiglia meravigliosa che mi ha sempre consigliato di studiare chitarra. Ma nella vita ho fatto il macellaio, l’assicuratore e il rappresentante. Tra lo studio e la fidanzatina.

7 – Hai un mito. Chi è? Cesare Siepi. E’ un Basso che non ho avuto la fortuna di incontrare. Con la sua voce esprime esattamente il mio gusto, se potessi assomigliare a qualcuno sarebbe la mia grande ispirazione. Ha vissuto in America, e ha cantato il repertorio come il mio ma con un fraseggio meraviglioso, anche in diverse lingue. Aveva un colore di voce molto avvolgente, era impossibile non rimanerne affascinati. Poi ho altre fonti di ispirazione come i miei insegnanti Bonaldo Giaiotti, con il quale ho studiato privatamente; Arrigo Pola, che è stato anche insegnante di Pavarotti; Danilo Pola un altro mio maestro di canto.

8 – Se tu fossi nato in un altro momento storico, quale sarebbe? Tante volte mi sono fatto questa domanda senza trovare la risposta. Se fossi nato 20 anni prima, avrei avuto più privilegi, guadagnando molto di più. Basta guardare i miei colleghi più anziani di me. In Italia abbiamo il 70% del Patrimonio Culturale mondiale. Siamo la nazione che ha dato i natali alla Lirica ed è invidiata da tutto il mondo. Hanno avuto la capacità di distruggerla, è stata troppo mal gestita. Potremmo vivere grazie al turismo…

9 – Come ti vedi da grande? In una bella casetta in riva al mare con un’enorme vetrata per poter ammirare lo spettacolo della natura.

10 – Hai un sogno nel cassetto? Uno si è già realizzato: cantare le Requiem di Verdi con Riccardo Muti. E’ accaduto a Napoli. E si ripeterà quest’estate con i Concerti a Ravenna e Redipuglia. Un altro mio sogno è poter arrivare alla vecchiaia senza rimpianti, con serenità, decidendo di interrompere la carriera prima che la carriera interrompa me.

BARBARA BRAGHIN

Polesine Innovazione una grande opportunità per i futuri giovani imprenditori


Il Polesine, oltre che essere una terra meravigliosa, è ricchissima di opportunità, di talenti e di nuove promesse nel campo dell’imprenditoria. E ci sono anche gli strumenti giusti per realizzare e creare nuove aziende: si di t2i e Camera di Commercio di Rovigo, nomi importanti che mettono a disposizione strumenti e corsi per la preparazione di nuove piccole aziende. E proprio a Porto Viro, si è appena concluso un corso chiamato Progetto Start Up e giovedi sera, ai nuovi aspiranti imprenditori, sono stati consegnati gli attestati, circa venti. Una serata di tutto rispetto, con la presenza del Sindaco di Porto Viro, Giuseppe Geremia Gennari; il Presidente della Camera di Commercio di Rovigo, Lorenzo Belloni; il Direttore di t2i, Roberto Santolamazza, l’ingegnere Alberto Previato responsabile dello sportello Microcredito e dell'Incubatore d'impresa. Davvero una bellissima iniziativa per coloro che hanno e vogliono realizzare un sogno.

LA REDAZIONE

martedì 4 marzo 2014

In Laguna un Carnevale bellissimo. Venezia da sogno



L’ultimo week end di Carnevale è stato caratterizzato da una forte pioggia e dall’acqua alta a Venezia, nella giornata di sabato. Ma, i più appassionati e coraggiosi fans del Carnevale in laguna, domenica si sono trovati in Piazza San marco con le loro maschere. Ecco allora le dame rococò, i messeri, costumi tipici del settecento veneziano e non solo. Chi ha dato sfogo alla creatività, si è creato il costume da solo, disegnandone il modello e scegliendone i colori. Per cui tra le calli veneziane, nelle gondole, e nella famosa piazza, c’era una varietà di costumi che dipingeva, con i più svariati colori, il bellissimo scenario. Tra i creativi, c’era anche la blogger e scrittrice Barbara Braghin, che tanto ama Venezia e il suo Carnevale. E, da brava artista, il vestito se l’è creato da sola. Un bis di colori sgargianti, bluette e fuxia, con tanto di vestito, parrucca, mascherina, guanti, boa, pelliccia e la copertina del suo libro “I primi 99 modi in cui sono stata corteggiata” che ha fatto da collana. Così nella magica cornice del bellissimo Carnevale veneziano, si è lasciata andare ai flash dei fotografi e alla curiosità dei turisti che, incuriositi, le hanno chiesto di cosa si trattava. Una domenica colorata per una festa colorata.

LA REDAZIONE

sabato 22 febbraio 2014

Scenari Europei per la Xa edizione del “Concorso Radicchio D’Argento”


L’annuale concorso gastronomico interregionale apre i propri confini anche a Francia e Austria. Obiettivo: promuovere e valorizzare “l’oro rosso” delle terre venete, attraverso sinergie e progetti in chiave 2015. Avrà luogo mercoledì 26 febbraio 2014 la Xa edizione del “Concorso Gastronomico Radicchio D’Argento”, nella prestigiosa cornice del Castello di Bevilacqua (VR). Turismo, salute e bellezza saranno i temi cardine della tavola rotonda dal titolo “Alimentazione e bellezza in attesa dell’EXPO 2015”, prevista per le ore 18:00, alla presenza di Autorità ed esperti di Gastronomia di fama nazionale. Un impegno comune, quello di diffondere la conoscenza delle numerose proprietà del prodotto “Radicchio Rosso” attraverso percorsi focalizzati sull’importanza di una sana alimentazione e della prevenzione della salute fisica e mentale. Da qui l’ideazione di ambiziosi progetti, tra cui quelli di creare delle sinergie di rete tra le Provincie di Verona, Treviso e Chioggia per dare vita ad un centro innovativo per la divulgazione dei benefici del Radicchio Veneto Igp nel contesto dell’edizione del 2015 dell’EXPO di Milano, nonché attività di marketing territoriale che, valorizzando la ricchezza storica e culturale delle nostre terre venete, incentivino il turismo rurale. Non solo Italia, ma anche Europa tra gli obiettivi di questo seminario: Francia e Austria sono infatti i primi due paesi Europei invitati a partecipare, con l’intento di consolidare la collaborazione con l’associazione F.I.C.E. Italia e U.C.E.T. Europa al fine di promuovere iniziative nei luoghi deputati al prestigio dell’alta gastronomia esaltando tutti i prodotti IGP locali, tra i quali il prezioso protagonista dell’evento. Alla tavola rotonda seguirà una sontuosa Cena di Gala presso l’incantevole cornice del Castello di Bevilacqua, nella quale i ristoranti in gara saranno chiamati a presentare le loro specialità a base di radicchio. Tra i partecipanti, una giuria di esperti decreterà il vincitore del “Trofeo Radicchio d’Argento”. L’iniziativa, aperta a tutti i ristoranti di Veneto, Lombardia, Emilia Romagna e Trentino Alto Adige, è organizzata dal Consorzio delle Pro Loco del Basso Veronese con la collaborazione della Regione del Veneto, della Provincia di Verona, della Camera di Commercio di Verona, della Federazione Coldiretti di Verona e del Consorzio del Radicchio di Verona.

Barbara Braghin

giovedì 20 febbraio 2014

Argine del Fiume Adige: 7a Festa di San Valentino




Domenica scorsa, sul prato dell’Argine del fiume Adige, di Ca’ Zen di Lusia, c’è stata la tradizionale festa di San Valentino. La settima per l’esattezza, ma è una ricorrenza, che si tramanda da più di trent’anni nella stessa location, nello stesso posto. Bancherelle colorate con oggetti fatti a mano, come collanine, portachiavi, fiori di stoffa e pizzi, quadretti, maschere e mascherine. Non mancavano i formaggi, la frutta, il miele e le marmellate. Le attrattive storiche delle feste popolari, come “Il palo della cuccagna”, “La mela degli innamorati”, palloncini per bambini, lotteria e tanta allegria. Il tutto organizzato da Raffaella Giacometti di Nsu Organizzazione Eventi, in collaborazione con il Presidente del Comitato di San Valentino Ca’ Zen di Lusia Denis Bortolotti. Quest’anno, tra le attrattive, c’era anche la scrittrice Barbara Braghin, che ha fatto un Flash Mob con il suo libro “I primi 99 modi in cui sono stata corteggiata”. Molto gradita è stata la presenza del Sindaco Luca Prando, che ha fatto il saluto e, con la sua presenza ha valorizzato il tutto. Un bel pomeriggio, di sole, colori e… amori!

LA REDAZIONE

mercoledì 19 febbraio 2014

All'Arsenale di Verona una fiera bellissima per chi si sposa con Verona Sposi



Se San Valentino è la festa degli innamorati, Verona è una delle città che meglio la rappresenta, grazie alla sua bellezza e all’affascinante e struggente storia di Romeo e Giulietta del grande drammaturgo William Shakespeare. E, tra le tante iniziative, una delle più belle in assoluto è stato l’Evento per il Matrimonio “Verona Sposi 2014”, nello sfondo dello storico Arsenale di Verona. Tre giorni da sogno, iniziati venerdì 14 febbraio, in occasione di San Valentino, poi sabato e domenica. Un evento organizzato nei minimi dettagli, perfetto nel suo genere, grazie alla professionalità dello staff di Multimedia Tre di Vigonovo (Ve). Circa sessanta gli espositori, dalle location per pranzi e cerimonie alle agenzie di viaggio; dai wedding planner alle bomboniere; dagli abiti degli sposi a quelli per gli invitati; dalle decorazioni floreali ai fuochi d’artificio; dai centri estetici e make up ai fotografi; dai siti dove trovare notizie per una festa indimenticabile alle auto di lusso come le Limousine; dalle decorazioni folcloristiche come i palloncini ai confetti; dal buffet alla torta nuziale. E, tanto per stare in tema di amori, a “Verona Sposi 2014” c’era anche la blogger e scrittrice Barbara Braghin, che, con il suo libro “I primi 99 modi in cui sono stata corteggiata”, ha colorato di bluette e fuxia, il suo angolo all’interno dell’Arsenale. Molti i visitatori, coppiette in procinto di matrimonio, fidanzatini innamorati e, a salutare la Braghin la famosa e illustre giornalista Caterina Berardi direttore del giornale Media Arte News. Insomma, a Verona Sposi quest’anno non mancava davvero nulla, espositori meravigliosi, location spettacolare, atmosfera da principi e principesse e, come si dice… W Gli Sposi e W Verona Sposi 2014!

LA REDAZIONE

mercoledì 12 febbraio 2014

L’Arciduca Markus Asburgo-Lorena a Roma



Cena A Palazzo Ferrajoli in onore del pronipote della Principessa Sissi.

Aveva lanciato la monetina nella Fontana di Trevi, così come vuole la leggenda durante il suo tour nella Città Eterna. Così l’Arciduca Markus Asburgo-Lorena, discendente diretto dell’indimenticabile Principessa Sissi, complice l'amico press agent Emilio Sturla Furnò, è ritornato in visita nella Capitale assieme alla sua fedele assistente Gudrum Maria Kaestner. Per lui, tra i numerosi impegni per la città, anche una cena la placée organizzata last minute ospite del Marchese Giuseppe Ferrajoli che lo ha ricevuto, nel suo antico palazzo affacciato su Piazza Colonna. Seduti attorno alla grande tavola ovale illuminata da candelieri e decorata con fini porcellane raffiguranti messeri e damine, si sono ritrovati il Conte Domenico Savini - il più importante esperto di araldica in Italia - i Principi Ludovico e Ninon Rospigliosi, i Principi Raimondo e Kethevan Orsini D’Aragona, il Principe Scipione Borghese con la Principessa Barbara Massimo, la Principessa Elettra Marconi, il Principe Guglielmo Giovanelli Marconi, i Principi Carlo ed Elisa Massimo, il Conte Luigi Fani Ciotti, la giornalista Marina Como, Elena Pugaceva, Elvira Bortolomiol, che ha offerto il prosecco delle sue cantine, e Olga Barisnikova. Aperitivo nella sala della musica con quadretti di pane nero con speck e prugna, bicchierini con mazzancolle e quenelle di cipolle rosse, microbowl di melanzane. Raffinato il menù ideato per l’occasione da Iolanda Ambrosini: zuppetta di cozze e vongole su crema di zucca e rucola croccante, risotto con calamari rosa e asparagi su specchio al nero di seppia, filetti di triglia a vela con panatura di farina di riso su mousse di patate viola, tartelletta briseè con crema chantilly e fragoline, castagnole farcite con crema e quadretto di tiramisù.

BARBARA BRAGHIN